Sicurezza sul lavoro: le visite mediche

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La legge 81/08, o Testo Unico sulla sicurezza, prevede una serie di adempimenti a carico del datore di lavoro aventi lo scopo di garantire la sicurezza del lavoratore mentre svolge le proprie mansioni.

Il protocollo di sicurezza sul lavoro riguarda, tra le altre cose, la manutenzione dei macchinari utilizzati, le caratteristiche degli ambienti di lavoro, l’osservanza delle pause di riposo dal lavoro.

Sono stati stabiliti, a seconda del settore in cui opera l’azienda, differenti livelli di rischio a cui corrispondono diversi iter da seguire per essere in regola con la normativa in merito alla sicurezza negli ambienti di lavoro.

Lo scopo è tutelare il lavoratore oggi, mentre adempie ai suoi compiti, e anche domani.

In questo contesto, domani è sinonimo di futuro ovvero di rischio di manifestazione di malattie professionali o di sviluppo di malattie croniche.

Per questa ragione, tutti i dipendenti, operai e impiegati, anche quelli assunti a tempo determinato, gli apprendisti e gli stagisti, devono obbligatoriamente essere sottoposti ad accurate visite mediche periodiche.

Per tre ragioni: in primis, nel loro interesse per verificare il loro stato di salute, secondariamente per porre la società presso cui lavorano a norma con quanto previsto dalla

Legge 81/08; terzo, per concertare se sono ancora idonei ad eseguire un determinato lavoro.

In caso contrario, il medico del lavoro avrà il compito di comunicare, sia all’interessato sia al suo datore di lavoro, se ci sono i presupposti per consigliare il trasferimento ad un’altra mansione oppure la riduzione delle ore lavorative settimanali, ove possibile.

La frequenza e la tipologia di tali check up medici variano in base al lavoro svolto dal dipendente, quindi dal livello di rischio sul lavoro in cui è inquadrata l’attività aziendale. Va considerata anche l’età anagrafica di quest’ultimo.

Infatti, più si alza l’età del lavoratore, più aumenta la frequenza di ripetizione dei controlli medici. Per ovvi motivi, non possono essere considerate alla pari le peculiarità di un trentenne e di un sessantenne.

Le differenti categorie di lavoratori

Per quanto concerne gli impiegati che trascorrono le giornate alla scrivania tra computer e telefono, la loro attività è classificata con un rischio basso per quanto concerne la possibilità di infortuni sul lavoro.

Però, bisogna considerare comunque l’esistenza di fattori che, se non gestiti correttamente, possono generare malattie professionali o comunque disturbi cronici.

Infatti, una scorretta e prolungata postura alla scrivania oppure un’illuminazione non idonea all’interno della stanza dove si trascorrono almeno otto ore ogni giorno, possono provocare a lungo andare disturbi alla schiena e alla vista.

Per questa categoria di lavoratori, infatti, la visita medica più rilevante è quella oculistica che deve essere ripetuta con cadenza quinquennale fino ai 50 anni di età. Superati i 50 anni, si accorcia l’intervallo di tempo tra una visita e la successiva a 2 anni.

Se prendiamo in esame un lavoro più fisico, come ad esempio il magazziniere che solleva e sposta merci e materiali a volte anche di notevole peso e volume, la visita medica per attribuirgli l’idoneità al ruolo che ricopre prevede:

  • l’effettuazione di esami clinici e biologici come le analisi del sangue e delle urine;
  • la misurazione della pressione;
  • la visita oculistica;
  • il controllo dell’udito.

Se il lavoratore ha il compito di condurre mezzi di locomozione, dal muletto all’interno del magazzino aziendale fino a furgoni di piccole o grandi dimensioni, vengono ripetuti anche annualmente gli esami sopraelencati, in particolare le analisi del sangue e delle urine, per escludere che il soggetto faccia uso di alcol o droghe che possono inficiare la sua lucidità alla guida.

Una nuova categoria di lavoratori nata negli ultimi anni è quella dei riders. Si tratta di coloro che effettuano consegne a domicilio, generalmente di cibo e bevande, pertanto il fattore tempo per loro è fondamentale.

Questa condizione, però, può sottoporli a molti rischi sfrecciando velocemente nel traffico cittadino in sella a una bicicletta o a uno scooter oppure a un monopattino.

Il rischio è presente per il rider ma anche per chi si trova sulla strada insieme a lui. Perciò, queste persone devono regolarmente essere sottoposte a controlli medici atti a determinare se sono idonei a svolgere questo tipo di lavoro, dove lucidità e riflessi sono importantissimi.

Anche loro devono essere sottoposti regolarmente a esami del sangue e delle urine, controllo dello stato della vista e dell’udito e misurazione della pressione.

Informazioni tratte da: https://www.gdmsanita.it/visite-mediche-del-lavoro-torino.php